Nei primi anni ’90, appena iniziata l’attività, ci si accorse di quanto grande fosse la richiesta di accoglienze, sempre più spesso i posti disponibili erano insufficienti. Questo ha stimolato la costruzione di nuove strutture.
Nel maggio 2000, con la posa della Prima Pietra, è iniziata l’avventura della costruzione di una nuova struttura più bella, grande e funzionale di proprietà dell’Associazione.
Dopo l’Inaugurazione ufficiale, avvenuta il 1° Febbraio 2003, anche questo sogno si è realizzato e così abbiamo una nuova grande Casa progettata con particolare attenzione al tipo di utenza: donne, bambini e mamme in attesa. Queste le caratteristiche: 4 piani, 11 camere da letto, 12 bagni per una capienza massima di 22 ospiti, tra mamme e bambini.
Nel piano interrato, di servizio, vi sono ambulatorio, lavanderia, stireria, magazzini, spazio per la custodia dei bambini.
Al piano terra si svolge la vita in comune: la cucina, il grande salone polifunzionale, il salotto, l’ufficio e, all’esterno un’ampia veranda.
Il primo piano è suddiviso in due parti: alcune camere per le ospiti ed un appartamento completo per il personale di servizio con una
piccola Cappella ecumenica dedicata alla B.V. Maria “Madre della vita nascente”, a San Giuda Taddeo Apostolo e alla Santa Gianna Beretta Molla. Nella Cappella è anche custodito il Libro d’Oro dei benefattori della Nuova Casa.
Il secondo piano è occupato interamente da camere per le ospiti. È stato anche predisposto un ascensore e, su ogni piano, vi è un bagno per diversabili.
Il tutto è costruito nel rispetto delle norme vigenti, privo di barriere architettoniche, secondo le più recenti disposizioni e concezioni in materia. All’esterno, per mamme e bambini è disponibile un ampio parco con pineta. È garantita l’assistenza religiosa.
Il 20 Giugno 2010 si realizzava un altro sogno con l’Inaugurazione di Casa Pietro situata a circa 50 metri dalla Struttura Principale. Casa Pietro è uno stabile indipendente di due piani che può ospitare 6 persone.
All’inizio dell’anno 2014 sarà pronta anche Casa Madre Teresa la quale potrà ospitare un nucleo familiare e il Laboratorio per le attività pratiche delle mamme.
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LA STRUTTURA PRINCIPALE è autorizzata al funzionamento con Delibera del Commissario nr. 410/c del 17 Novembre 2006 rilasciata dalla ASL 11 per nr. 1 nucleo “Comunità Genitore Bambino” con una capacità di accoglienza di 14 ospiti e per nr. 1 nucleo “Accoglienza Comunitaria” per nr. 12 utenti (di cui nr. 2 per “Pronto Intervento”) con Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) presentata al Comune di Borgosesia in data 13 Novembre 2013 nr. Prot. 0022899/2013 UOR: Urbanistica.
Svolge inoltre la funzione di “Pensionato Integrato” con una capacità di accoglienza di 2 ospiti minorenni prossimi alla maggiore età.
CASA PIETRO è autorizzata al funzionamento con Delibera del Direttore Generale della ASL “VC” nr. 00204 del 28 Marzo 2011 per nr. 1 nucleo “Gruppo Appartamento per Gestanti e Mamme con Bambino” con una capacità di accoglienza di 6 ospiti.
CASA MADRE TERESA ha iniziato ad accogliere mamme e bambini nel corso dell’anno 2014. Il 6 Ottobre 2014 con la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) presentata al Comune di Borgosesia per la tipologia “Gruppo Appartamento per Gestanti e Mamme con Bambino” è stata autorizzata al funzionamento per nr. 4 ospiti.”
Nel ruolo di Presidente della Casa di Accoglienza saluto tutti, volontari e dipendenti, e vi ringrazio per il tempo e l’impegno che date per questa attività a favore della vita nascente.
Il senso di questo incontro è prima di tutto conoscerci perché, eccetto la Coordinatrice Daniela e il Vice presidente dottor Schena, nessuno di noi conosce tutti gli altri; e uno dei modi migliori per conoscerci è in un bel posto, magari sul Lago d’Orta, e mangiando qualcosa di buono.
Siamo qui anche per festeggiare i primi 20 anni della Casa di Accoglienza: la Vecchia Casa infatti fu inaugurata il 18 Luglio 1993…
Come vedete siamo in tanti, eppure mancano circa 20 volontari che, per vari motivi, non sono potuti venire.
Incontro di formazione con volontari e dipendenti del 12 Luglio 2013
Non potevamo perdere questa occasione anche per confermare i motivi e le radici profonde che stanno alla base dell’attività della Casa di Accoglienza: la tutela del bambino non ancora nato; per fare questo dopo la cena vedremo un bel video che, a suo tempo era stato segnalato tramite mail, ed è presente sul sito Internet della Casa di Accoglienza che vi invito a visitare frequentemente perché viene spesso aggiornato.
Ci aiuteranno nella formazione anche il Vice Presidente dottor Schena Nicolino che ci presenterà il filmato, e Alberto Cerutti (volontario del CAV di Borgomanero) che con Luigi Cipolla (membro del Direttivo Regionale dei Centri di Aiuto alla Vita) ci presenteranno una interessante iniziativa.
Riportiamo alcune parti del discorso che l’allora Presidente dell’Associazione “Casa della Mamma e del Bambino”, dottor Schena Nicolino, tenne in occasione dell’inaugurazione di “Casa Pietro” il 20 Giugno 2010, parole che ben riassumono l’attività di accoglienza passata, presente ed anche futura.
“In questo intervento vorrei illustrare i sogni della nostra avventura, alcuni già realizzati ed altri che sono ancora nel cassetto. L’attività di tutela della maternità per noi iniziò negli anni novanta con l’adesione ai principi dei Centri di Aiuto alla Vita. Nei primi tempi l’ospitalità di mamme e bambini aveva avuto luogo nelle nostre case private. Il primo sogno venne realizzato il 23 Luglio 1993 con l’inizio ufficiale dell’attività di accoglienza di mamme e bambini in quella che ora chiamiamo la “Casa Vecchia” alla presenza del nostro Vescovo Monsignor Renato Corti, il quale venne poi a visitarci altre quattro volte.
A dieci anni di distanza, nel 2003, ecco l’inaugurazione di questa struttura in cui ci troviamo, la “Nuova Casa” che è diventata il centro dell’attività in difesa della vita nascente in Valsesia e Valsessera contagiando volontari, collaboratori e tante persone di buona volontà.
Si realizzava dunque il secondo sogno quando scrivemmo: “Una Casa più funzionale, più comoda, più bella… Una Casa con un grande salone e con spazi dove i bimbi possano giocare senza problemi anche d’inverno…
Una Casa con tanti bagni… Ma soprattutto una Casa più grande che possa ospitare tutte le persone che hanno bisogno di aiuto.”
Per darvi un’idea dell’attività sinora svolta, presento alcuni dati: in dieci anni nella “Casa Vecchia” furono ospitate 271 persone. Mentre in 7 anni in questa Nuova Casa sono state ospitate 414 persone! Le mamme e i bambini che accogliamo sono inviati da Servizi Sociali, da Gruppi Caritativi e dai Centri di Aiuto alla Vita. Nella società attuale la nostra esperienza ci dice che la pratica dell’aborto è diffusa, e in particolare in situazioni di grande disagio. Senza la possibilità per le mamme di una pronta accoglienza, molti dei bimbi nati qui non ci sarebbero.
Per noi che ci siamo sempre basati sul volontariato fu una sorpresa il dover assumere regolarmente del personale qualificato per ottenere le necessarie Autorizzazioni al Funzionamento e per la gestione dell’attività di accoglienza. La prima Educatrice ad essere assunta fu Daniela nel 2005 (ora è la Coordinatrice della Casa), e poi via via Carola, Cristina, Annalisa, Vania e Silvia. Ma anche la Cuoca Patrizia e le ausiliarie Enrica e Gentiana.
Nonostante la presenza utilissima e ormai indispensabile delle dipendenti, questa rimane un’attività basata sul volontariato. Nel 2009 le ore di lavoro delle dipendenti sono state circa 16.000; le ore di volontariato circa 35.000.
Vi avevo detto che una delle aspettative di questa grande struttura era quella di poter accogliere “tutte le persone bisognose di aiuto”, ma ben presto ci siamo accorti che, nonostante la maggior capienza, molte domande di accoglienza non potevano essere accettate. Ecco allora la necessità di un’altra struttura che abbiamo chiamato “CASA PIETRO” in ricordo del dottor Pietro Ruga, storico medico condotto di Borgosesia e padre del dottor Leonardo Ruga (oggi in veste di padrino, ma che è anche il vice-presidente dell’Associazione) che ha generosamente sostenuto questo nuovo presidio.
La costruzione del nuovo edificio ha richiesto un notevole sforzo. L’impegno è stato possibile grazie ai molti benefattori. Ricordiamo la Diocesi di Novara, il Comune di Borgosesia, le tante Associazioni di Borgosesia e dintorni, ma soprattutto grazie alle moltissime persone che continuamente ci sostengono con offerte e beni in natura. Tutti collaboratori che hanno creduto nell’attività e ci hanno dato fiducia. Prima di tutto grazie all’Avvocato Perino che con i figli ci ha permesso di costruire Casa Pietro. Un grazie particolare alle ditte che ci hanno donato i loro prodotti. La ditta Giacomini di San Maurizio d’Opalio per tutti i componenti dell’impianto di riscaldamento radiante, la Rubinetteria Gattoni di Alzo di Pella per i sanitari ed i rubinetti.
Come avete visto Casa Pietro è disposta su 2 piani. Sono due appartamenti indipendenti che saranno autorizzati come “Gruppo Appartamento per Gestanti e Mamme con Bambini” i quali ospiteranno due nuclei di mamme con bambini. Le mamme che accederanno a “Casa Pietro” saranno messe alla prova nella loro reale autonomia per poi avviarsi alla piena indipendenza.
Nel piano interrato è stato realizzato un ampio locale che sarà molto utile come magazzino.
Ed ora i due sogni ancora nel cassetto. Il primo: portare a termine la ristrutturazione dello stabile qua dietro, provvisoriamente usato come deposito, per ottenere altri due miniappartamenti, sempre per l’autonomia delle mamme. Ed ecco il secondo e ultimo sogno: realizzare qui a fianco un magazzino-laboratorio perché un luogo specifico dove selezionare, sistemare e ritirare tutto il vestiario ed il materiale che ci viene donato è veramente indispensabile. Ma la realizzazione di questo sogno è condizionato dalla proprietà del terreno. Speriamo, con l’aiuto della Provvidenza, di poter realizzare tale importante struttura.”
Ecco il discorso che l’allora Presidente dell’Associazione “Casa della Mamma e del Bambino”, Castellani Laura, tenne in occasione dell’Inaugurazione della “Casa Nuova” il 1 Febbraio 2003.
“Buonasera a tutti. Rinnovo il saluto espresso dal Vice Presidente, dottor Schena, a tutti voi qui presenti, in modo particolare: al nostro Vescovo Mons. Renato Corti, che per la quinta volta è qui con noi dimostrandoci così la sua vicinanza.
Grazie a tutti per la gradita partecipazione. La vostra presenza rende solenne questo momento molto importante per la vita della nostra Associazione e dell’intera comunità.
Oggi la Chiesa italiana celebra la venticinquesima Giornata per la Vita. Abbiamo scelto questa data per inaugurare ufficialmente la Nuova Casa, perché il rispetto e la tutela della Vita nascente sia sempre lo spirito che accompagna il nostro agire.
Nel Luglio del 1993, in una giornata radiosa, si dava l’inizio ufficiale all’attività di accoglienza con la benedizione del nostro Vescovo Monsignor Renato Corti. A dieci anni di distanza, l’entusiasmo per la vita è rimasto saldo, contagiando volontari, collaboratori e tante persone di buona volontà; l’impegno è cresciuto molto.
Era già un sogno, disporre di una casa ristrutturata, che desse alle donne rifiutate a causa della loro gravidanza, un’opportunità per portare a termine la gestazione e ripensare al futuro.
Come molti di voi sanno, la casa qui accanto, essendo un vecchio edificio, ha molti limiti strutturali ed una capacità ridotta di accoglienza. Appena iniziata l’attività, ci siamo accorti di quanto ampia fosse la richiesta di strutture come questa. Ci è accaduto più volte di dover indicare altre comunità a persone che ci richiedevano accoglienza, poiché i nostri posti erano insufficienti. “Una Casa più funzionale, più comoda, più bella… Una Casa con un grande salone dove i bimbi possano giocare anche d’inverno senza problemi… Una Casa con tanti bagni… Ma soprattutto una Casa più grande che possa ospitare tutte le persone che hanno bisogno di aiuto.”
Questo era il sogno che il nostro gruppo aveva cominciato ad accarezzare in una Assemblea Straordinaria dei soci che porta la data del 28 Aprile 1996. In quella occasione venne spiegato che un benefattore avrebbe devoluto una notevole offerta ma solo se usata esclusivamente per la costruzione di una nuova struttura. L’Assemblea diede il beneplacito ed iniziò l’avventura per la realizzazione di una Nuova Casa di Accoglienza, che oggi, emozionati, inauguriamo.
Per darvi un’idea dell’attività sinora svolta, presento alcuni dati: dal Novembre 1993 sono state ospitate 244 persone, anzi 246 perché una mamma in attesa del suo bambino è arrivata proprio oggi, e l’anno in cui abbiamo avuto il maggior numero di accoglienze è stato il 2002 con ben 45 persone ospitate.
La nostra esperienza ci dice che la tentazione dell’aborto, in situazioni di grande disagio, è molto forte. Senza la possibilità, per le mamme, di una pronta accoglienza, molti dei bimbi nati qui non ci sarebbero.
Le mamme e i bambini che accogliamo sono inviati da Servizi Sociali, da altri centri di accoglienza, ma prevalentemente dai Centri di Aiuto alla Vita: sono associazioni di volontariato sparse su tutto il territorio nazionale che offrono aiuto a donne in gravidanza in difficoltà. Il professor Giuseppe Garrone, qui presente è il responsabile della Federazione Regionale Piemontese dei Centri di Aiuto alla Vita e membro del direttivo nazionale.
La Casa offre alle mamme che vengono accolte un ambiente sereno dove possano ripensare con tranquillità al loro futuro, dove non sono sole ma affiancate dalla presenza rassicurante di qualcuno che le possa ascoltare e consigliare. La nostra grande fortuna è stata quella di poter contare sulla presenza preziosa di Suor Laura, della Congregazione delle Suore della Carità di Sant’Antida, che con il suo operato ha svolto un lavoro davvero insostituibile con le ragazze e nell’organizzazione e direzione della casa. Le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida hanno preso a cuore questo servizio e stanno pensando di rafforzare la loro presenza nella casa, come meglio ci dirà la Superiora Provinciale, suor Battistina.
La costruzione del nuovo edificio ha richiesto un notevole sforzo ma l’impegno è stato possibile solo grazie a molti benefattori. Ricordiamo la Diocesi di Novara, il Comune di Borgosesia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, le tante Associazioni di Borgosesia e dintorni, ma soprattutto grazie alle moltissime persone, gente comune, che continuamente ci sostengono con offerte e beni in natura, collaboratori che hanno creduto nell’attività e ci hanno dato fiducia. Un grazie particolare ad alcune ditte che ci hanno donato i loro prodotti.
Molti di voi si saranno chiesti quanto è costata la Nuova Casa, e quanti soldi ancora mancano al termine dei lavori… La domanda non è di facile risposta, soprattutto per una stima precisa dei costi ancora da sostenere: all’incirca, allo stato attuale delle cose, la spesa è stata di 2 miliardi di vecchie Lire e abbiamo lavori da fare e da pagare per circa 500 milioni di lire.
Il cantiere resterà ancora aperto, per concludere le finiture nel piano seminterrato, non agibile, e la sistemazione dell’area esterna; inoltre nella tarda primavera proseguiranno i lavori di costruzione di un altro piccolo edificio, sulle macerie che avete visto di fronte alla vecchia casa: sarà inizialmente utilizzato come magazzino distaccato, ma abbiamo per quei locali tanti altri progetti.
Prima di visitare la Casa, vorrei brevemente illustrarvi com’è strutturata:
Come avete visto, è disposta su 4 piani.
Progettata con particolare attenzione al tipo di utenza, donne, bambini e mamme in attesa ha 11 camere da letto con una capienza massima di 22 ospiti, tra mamme e bambini.
Partiamo dal basso: piano interrato di servizio. Oggi non possiamo visitarlo perché il cantiere è ancora aperto: vi sono i locali macchine dell’ascensore e della caldaia; un ambulatorio per visite mediche, un magazzino, la lavanderia, la stireria, due bagni, uno spogliatoio per i volontari e il garage per 4 automobili.
Al piano terra si svolge la vita in comune: la zona pasti, composta da cucina, dispensa, salone (in cui siamo adesso) e nel quale ricaveremo anche un salotto e un’area gioco per i bimbi, e, come potete vedere all’esterno abbiamo un ampio porticato. Vi è un locale riservato, l’ufficio, che è il “quartier generale” della casa.
Il primo piano è suddiviso in due parti: salendo a sinistra vi sono le camere delle ospiti, mentre sulla destra vi è un appartamento per il personale di servizio residente, composto da tre camere da letto, bagno, cucina/soggiorno e una piccola Cappella, nella quale è custodito il Libro d’Oro dei benefattori della Nuova Casa.
Il secondo piano è occupato interamente da camere per le ospiti.
Il tutto è costruito nel rispetto delle norme vigenti, privo di barriere architettoniche, è stato predisposto un ascensore da barella; su ogni piano vi è un bagno per diversabili. In tutta la Casa vi sono ben 12 bagni!!
Anche se la luce non ci permette di vedere fuori, con un po’ di fantasia possiamo immaginare un bel giardino tutt’attorno alla casa, che nei mesi a venire verrà ultimato.
Come certo noterete l’arredamento è essenziale ed incompleto.
Infine, vorrei, a nome del Consiglio e di tutti i volontari della Casa, porgere un sentito ringraziamento anche a tutti coloro che si sono impegnati in questa “corsa contro il tempo” per portare a termine la Casa e per la preparazione di questa grande festa: ricordo l’Arch. Marco Zanola, il Direttore Lavori ingegner Roberto Mattasoglio, il progettista dell’impianto termico Ing. Ferrari, il progettista dell’impianto elettrico Ing. Sogno, l’Impresa di Costruzione Fratelli Sacchi, i Fratelli Aimonetti, impiantisti termoidraulici, la ditta Luigi Granelli per l’impianto elettrico, il signor Claudio Rillo per l’opera di piastrellatura e rivestimento e i fratelli Ramazzotti che si sono occupati della tinteggiatura.
Un grazie a tutte le persone che hanno aderito all’iniziativa “Solidali per un dono” ed hanno contribuito all’arredo della casa; i loro nomi sono scritti nel Libro d’Oro dei benefattori.
Inoltre alcuni volontari si sono distinti particolarmente nel montaggio dei mobili, delle porte e di tanti altri lavori, anche se Egidio, Roberto, Gianfranco e Armando preferirebbero non essere nominati.
La nostra pittrice, Maria Giustina Merlin non può essere dimenticata, per aver realizzato con la solita bravura la nuova cappella. Ringraziamo chi ci ha offerto il materiale per la realizzazione dei tendaggi e le volontarie che hanno in tempo record realizzato le tende, e quella miriade di altre persone che si sono prestate per tanti altri lavori.
Il nostro grazie va anche al gruppo Alpini di Valbusaga che ci stanno aiutando per i parcheggi, ai ragazzi dell’Istituto Alberghiero di Varallo che si sono resi disponibili per allestire il rinfresco che seguirà ed ai bambini ed alla Direttrice del coro “Verdi Speranze” di Bolzano Novarese che allietano la nostra cerimonia.
Un ultimo ringraziamento va a tutte le mamme che abbiamo ospitato, perché con il loro coraggio hanno accettato la nostra mano per far sbocciare la vita che era in loro.“
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